Martedì, 16 Ottobre 2012 23:02

SEO e Link building - lavorare per un buon posizionamento

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Il consolidamento dei nuovi algoritmi di google e il susseguirsi di ulteriori aggiornamenti che hanno colpito parecchie persone e terrorizzato la stragrande maggioranza delle altre sta sortendo delle tangibili conseguenza in ambito SEO. Oggi sembra di stare come all'indomani di una catastrofe naturale con molti addetti ai lavori preoccupati e terrorizzati di questa manifestazione di forza bruta esercitata dalla grande G. La prima conseguenza di ciò è la paura  quasi atavica di affrontare una minima link building per il terrore di incappare in una penalizzazione. Questo senza contare che anche il mercato dei domini sembra essere tornato in fermento (si era mai fermato?) da quando i siti EMD (exact match domain) di scarsa qualità vengono penalizzati.
Si ma a ben guardare però in realtà quelli che cadono nella rete dei pescatori sono sempre gli stessi o quasi, persone che dell'ottimizzazione e della link building hanno fatto un cavallo di battaglia e di sfondamento a discapito di una cosa che google sembra privilegiare e che non si è mai stancata di sottolineare..... I CONTENUTI!!!
Se la qualità di questi è buona  per non dire ottima e proviene da fonti autorevoli e tematizzate con voi non dovete temere nulla o quasi. E' un lavoraccio?? meglio usare i vecchi trucchi e pubblicare centinaia di comunicati e iscrizioni a directory uguali? Beh allora probabilmente non potremo lamentarci se prima o poi cadremo anche noi in quella rete!
Qualche dritta da seguire per migliorare le cose? In rete si trova molto ma credo che molti fonti autorevoli concordino su alcuni punti!
Quali sono le strategie da affrontare per poter posizionare un sito web senza il rischio di incorrere in penalizzazioni?  Come lavorare sulla link building?
La risposta che le fonti autorevoli forniscono ( e che nel mio piccolo mi sento di condividere) è di mantenere la naturalezza sia nei contenuti che nella link building, inserite il vostro sito web in una rete tematizzata, proponendo qualcosa di interessante e valido sicuramente avrete la possibilità di ottenere dei backlinks di qualità magari tramite dei guest post; anche in questo caso contenuti validi, approfonditi e tematizzati; attenzione per tematizzati non intendo articoli infarciti di parole chiave e punto! devono essere interessanti per chi li legge e naturali, mirati sul target e visitor-custumer focused come dice il buon Barry Schwartz e orientata alla massimizzazione della visitor-experience. Idem per le directory, non che non vadano bene e ora sono il male del SEO, ma vanno utilizzate con criterio, sempre contenuti unici e un minimo descrittivi anche se i caratteri a disposizione sono pochi.
Vogliamo parlare degli anchor text? parliamone!
Anche con loro non è assolutamente il caso di esagerare, il titolo e gli anchor text devono essere naturali, ricordiamo che nascono per fornire un collegamento inerente e utile a ciò di cui stiamo parlando e così deve essere!
Come vedete i "trucchi" sono sempre gli stessi, o per meglio dire il trucco è l'assenza di trucchi, in questo mi trovo davvero concorde con SEO Jedi che ha scritto un ottimo articolo su Webhouse qualche giorno fa (per la quale scrivo anch'io una volta al mese) parlando di strategie di link building in questo scenario post-apocalittico e sottolineando che è proprio l'artificialità il grosso responsabile delle penalizzazioni ( a proposito segnalo a Parma un seminario contro le penalizzazioni il 24 novembre).
Allora che dite siete preoccupati? Dovreste esserlo??
Se la risposta è si prendete un biglietto per Parma!
Letto 3064 volte Ultima modifica il Mercoledì, 17 Ottobre 2012 11:26

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